Siamo in visita a Montalcino (SI), alla periferia del paese, presso l’Azienda Agricola Pietroso. All’arrivo incontriamo Gianni Pignattai, titolare della cantina, che ci riceve in uno spiazzo dal quale è possibile ammirare le vigne attigue al podere.
Facciamo un rapido passaggio dentro la cantina di maturazione fra le botti di rovere, dove Gianni ci anticipa alcune novità in merito alla loro produzione, poi segue una breve passeggiata fra i filari di sangiovese più vicini alla struttura. A questo punto raggiungiamo Cecilia Brandini, moglie di Gianni, e iniziamo l’intervista.

 

 

Vigneto Azienda Agricola Petroso

 

Quando nasce la cantina Pietroso?

Gianni: La cantina nasce nel 1974 mentre la prima annata di Brunello di Montalcino imbottigliata è la vendemmia 1978.
La cantina nasce con Domenico Berni, detto “Delfo”, come passatempo durante la sua pensione. Domenico acquistò il Podere Pietroso, vicino al paese con un vigneto di mezzo ettaro senza l’idea di vendere il vino. Io ho iniziato a dargli una mano nel 1992, poi mi sono appassionato tanto che ho coinvolto tutta la famiglia e ci siamo messi a fare questo lavoro. Piano piano abbiamo preso altri terreni, piantato nuovi vigneti e allargato la cantina arrivando alla grandezza attuale di 6 ettari vitati, che è una dimensione buona visto che permette di viverci e di seguirla direttamente a 360 gradi con l’aiuto di tutti i membri della famiglia.

Quale è la produzione annuale dell’azienda?

Gianni: Facciamo fra le 30.000 e le 40.000 bottiglie all’anno, per la precisione nel 2020 ne abbiamo imbottigliato ben 35.000.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Cecilia: Intorno al 40 % in Italia e 60% all’estero.
Gianni: Abbiamo una rete di piccoli importatori e esportiamo in circa 30 paesi diversi in tutto il mondo, dall’America all’Europa fino ad arrivare al Giappone.
In Italia abbiamo una rete di agenti e distributori che ci permette di coprire buona parte del territorio.

Vitigni coltivati?

Gianni: Abbiamo sempre coltivato solo sangiovese, in alcune vigne abbiamo trovato anche altre uve come canaiolo e colorino che abbiamo nel tempo espiantato e sostituito con sangiovese.

Quali vini producete?

Gianni: Produciamo Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino, per un periodo abbiamo etichettato anche un IGT Toscana dalla Vigna di Montosoli e la Riserva di Brunello di Montalcino quando la stagione lo permette, finora abbiamo commercializzato solo la vendemmia 2010 e adesso abbiamo in vendita la 2015.

Filosofia di lavoro in vigna?

Gianni: In vigna facciamo solo lavorazioni manuali, per diversi anni abbiamo fatto la coltivazione seguendo i dettami della Lotta Integrata. I nostri vigneti sono tutti in alta collina, sono molto ventilati e non necessitano di tante operazioni per fortuna, quindi interveniamo al bisogno, tenendo sotto controllo le piante. Una volta a settimana viene un agronomo, facciamo insieme le opportune verifiche e decidiamo come intervenire, in particolare rame per la peronospora e zolfo per l’oidio e, quando serve, un trattamento sistemico in pre-fioritura.

Ci sono nuovi progetti in cantina?

Gianni: Abbiamo reimpiantato il vigneto di Montosoli e abbiamo acquistato un nuovo vigneto vicino al podere, mi aspetto tanto in termini di qualità da entrambi i terreni; inoltre abbiamo completato la conversione di tutte le vigne da cordone speronato a guyot.

 

 

Brunello Di Montacino

 

Degustazione

Brunello di Montalcino DOCG 2016
Tit. alc. 14,5%
Sangiovese 100%

Le uve provengono da 3 vigneti (Petroso, Fornello e Colombaiolo). Fermentazione con lunga macerazione, maturazione di 36 mesi in botti di rovere di Slavonia da 30 hl e affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi.
Raggiante rubino di grande vivacità con accenni granato. Vasto ventaglio olfattivo con incipit di ribes nero, mirtillo e rosa rossa. Si uniscono nel tempo richiami di liquirizia, pepe nero, chiodi di garofano e cacao. Il sorso è elegante, al centro bocca dimostra la sua struttura e il suo potenziale evolutivo grazie a una buona spalla acida e tannini vellutati, la chiusura di bocca è molto lunga con retrogusto di frutti di bosco e grafite.

 

Riferimenti:

http://www.pietroso.com/

 

L’intervista e la degustazione sono a cura di Angelo Marongiu, Degustatore Ufficiale AIS.

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